Solo il 40% degli imprenditori ha una conoscenza adeguata delle normative di sicurezza, mentre il 60% presenta lacune significative. E’ solo uno dei dati emersi  dall’indagine sulla “Cultura della sicurezza nelle aziende artigiane” condotta dall’OPTA di Palermo che mette in luce diversi aspetti critici e opportunità di miglioramento nell’applicazione delle normative di sicurezza sul lavoro nel settore artigiano siciliano. L’OPTA di Palermo è composta dai 2 coordinatori Bernardo Canzoneri e Marco Caruso e dai restanti componenti Antonio Nobile, Mario Albanese, Francesco Mandalà, Pietro Paladino e Laura Di Martino.

La CNA di Palermo è in prima fila su questo fronte: “Il ruolo degli enti bilaterali, come l’EBAS Sicilia, degli organismi paritetici come l’OPTA di Palermo è fondamentale nel promuovere la sicurezza nelle aziende artigiane. – dice Pippo Glorioso, segretario provinciale di CNA Palermo – Attraverso iniziative come questo progetto, possiamo aiutare le imprese a far comprendere loro le responsabilità e a sviluppare una cultura della sicurezza più consapevole. Gli enti bilaterali offrono supporto non solo con la formazione, ma anche con la consulenza tecnica e l’orientamento per l’accesso a incentivi e finanziamenti per migliorare la sicurezza sul lavoro. È nostro compito sensibilizzare le imprese, in modo che possano investire in sicurezza con maggiore consapevolezza e motivazione. La collaborazione tra imprese, lavoratori e istituzioni è la chiave per rendere davvero efficaci le politiche di prevenzione”.

L’indagine ha evidenziato una bassa consapevolezza, sia da parte degli imprenditori che dei lavoratori, riguardo alle normative di sicurezza, alle figure preposte come il RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) e il RLST (Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale), e ai ruoli di supporto offerti dagli enti bilaterali come l’OPTA e l’EBAS. Questo dato è particolarmente critico, poiché ostacola l’adozione di misure preventive efficaci. Solo una parte degli imprenditori ha dimostrato una conoscenza adeguata delle proprie responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro, e molti lavoratori hanno riferito di non essere a conoscenza delle procedure da seguire in caso di emergenza o di infortunio.

La formazione è risultata spesso inadeguata o considerata un costo piuttosto che un investimento. Molti lavoratori considerano gli infortuni sul lavoro come inevitabili o addirittura frutto di sfortuna. Quasi il 40% degli intervistati ritiene che gli incidenti siano una componente normale del lavoro quotidiano, un atteggiamento che può aumentare il rischio di incidenti. L’indagine ha rivelato che in molti casi le misure di sicurezza, sebbene formalmente adottate, non sono percepite come utili né dai lavoratori né dai datori di lavoro.

Ciò suggerisce la necessità di un miglioramento nella comunicazione interna e nella partecipazione attiva dei lavoratori alla definizione delle misure di sicurezza. Gli enti bilaterali OPTA ed EBAS mettono allo stesso tavolo sindacati e associazioni datoriali, e offrono supporto e risorse significative per la formazione e la consulenza, ma questi strumenti sono scarsamente conosciuti e utilizzati. Circa il 90% dei lavoratori ha dichiarato di non conoscere l’OPTA e le sue funzioni. È inoltre emerso un forte desiderio da parte dei lavoratori di essere maggiormente coinvolti nei processi decisionali legati alla sicurezza.

La promozione di una cultura della sicurezza partecipativa potrebbe migliorare l’efficacia delle politiche di prevenzione e ridurre il rischio di incidenti. Molti imprenditori non conoscono le procedure per il riconoscimento delle malattie professionali da parte dell’INAIL, e solo uno su tre dichiara di essere informato sui documenti necessari. Questo rappresenta un punto di debolezza nella gestione complessiva della sicurezza e della salute dei lavoratori.

In conclusione, l’indagine suggerisce che, per migliorare la cultura della sicurezza nelle imprese artigiane siciliane, è necessario aumentare la formazione, sensibilizzare maggiormente imprenditori e lavoratori sui rischi e coinvolgerli attivamente nella gestione della sicurezza sul lavoro.